Con il termine infodemia si indica la circolazione esagerata e incontrollata di notizie relative a un particolare argomento, così com’è accaduto con l’epidemia da Covid-19. In generale, si tratta di argomenti di cronaca, crisi socio-politche o ancora guerre. Questi rendono difficile per i cittadini l’orientamento in merito e che causano una controproducente disinformazione.

Definizione di infodemia

L’espressione infodemia deriva dall’italianizzazione di infodemic, un termine inglese derivato dalla crasi tra information ed epidemic. Il termine venne utilizzato per la prima volta per indicare l’epidemia di informazioni figlia dell’emergenza SARS del 2003. Da allora si parlò di infodemia come l’insieme di fatti, voci non confermate e teorie del complotto.

Secondo l’enciclopedia Treccani, l’infodemia si definisce come:circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili”.

Come identificare i sintomi di un’epidemia dell’informazione

La coniazione del termine infodemia richiama, direttamente, una responsabilità condivisa delle pandemie di informazioni nate nei momenti di crisi.

Pandemie, epidemia, catastrofi naturali, guerre o attacchi terroristici sono momenti di grande confusione, dove diversi soggetti vogliono far sentire la propria voce. Autorità, istituzioni, politici ed esperti del settore sentono il dovere e la necessità di dare la propria opinione su ciò che sta accadendo. Ciò causa profonda confusione nelle menti dei cittadini.

La molteplicità delle voci, infatti, è permessa dalla presenza di mezzi di comunicazione come i social. Questi media consentono un accesso facilitato all’informazione, privo di barriere all’ingresso e in grado di rendere possibile la disintermediazione.

Inoltre, è bene chiarire che l’infodemia è differente da una semplice information overload. Infatti, si tratta di una sovrabbondanza non solo di notizie, ma anche di fonti e voci credibili.

E ancora, per restare alle ragioni che rendono l’infodemia in parte diversa da altre forme tipiche di disinformazione, si sottolinea anche che non è sempre sinonimo di post-verità o di fake news . La sovrabbondanza di informazioni può sì contenere un gran numero di notizie false, ma non sono indispensabili perché si possa parlare di infodemia. Difatti, anche le notizie vere, ufficiali e affidabili, se in quantità maggiore, sono sufficienti per creare infodemia.

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