KPI aziendali: cosa sono i Key Performance Indicators
Inbound marketing: il cliente al centro
Come fare email marketing: strategie e tipologie
Ameconviene.it in onda sulle reti Mediaset
Ameconviene.it, progetto facente parte del nostro gruppo, è da oggi online con uno nuovo e moderno look, nuovi servizi e un nuovo approccio ai clienti.
Gruppo Mediacontent si è occupato della pianificazione pubblicitaria sulle Reti Mediaset: da domenica 24 luglio è possibile vedere in onda lo spot.
Ameconviene.it toglie i panni del comparatore e diventa un consulente.
Sì, proprio un consulente che si mette a completa disposizione, guida passo dopo passo il consumatore, tenendo conto delle sue esigenze, abitudini di consumo e offre le migliori soluzioni per ottenere il massimo servizio al prezzo più conveniente.
I servizi
Ameconviene.it mette a completa disposizione numerosi servizi che aiuteranno il consumatore a trovare la migliore polizza assicurativa RC auto o il prestito personale più conveniente. Ameconviene.it permette inoltre di confrontare un’ampia gamma di offerte Internet ADSL, Luce e Gas dei principali operatori italiani.
I servizi di ameconviene.it sono interamente erogati dall’Italia, con lo scopo di garantire massimo rispetto della sicurezza dei dati personali e la qualità della comunicazione con il cliente.
Con la veste totalmente rinnovata, ameconviene.it si pone come un sistema semplice e intuitivo, i servizi di confronto online di ameconviene.it consentono di risparmiare sulle numerose spese che pesano sul budget familiare.
La forza di ameconviene.it
Il team di ameconviene.it è un team specializzato in materia di internet casa, energia, telefonia mobile, prestiti personali e assicurazioni. Anni di esperienza nei diversi settori hanno permesso al team di ameconviene.it di orientarsi in maniera professionale fra le molteplici proposte: con determinazione, la squadra aiuta i consumatori a risparmiare e a ritrovare il tempo da dedicare ai propri progetti.
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Digital divide
Il digital divide, o divario digitale è la mancanza di uniformità nell’accesso, nell’uso e nell’impatto delle tecnologie ICT tra i diversi gruppi sociali. Questo divario digitale si traduce spesso in differenze nelle opportunità educative, economiche e di carriera.
Cos’è il digital divide
Digital divide significa “divario digitale” e descrive una situazione che divide la popolazione nell’accesso a internet. Una divisione tra chi ha accesso a internet e chi no.
Questo parametro ha una valenza importante, perché evidenzia una sempre più grave disuguaglianza nell’accesso e nell’uso delle tecnologie.
L’effetto è che questa divisione in risalto la frattura che si frappone tra la parte della popolazione in grado di utilizzare queste tecnologie e la parte della popolazione che ne rimane esclusa Ne deriva una grave discriminazione per l’uguaglianza dei diritti esercitabili online con l’avvento della società digitale. Il divario digitale quindi è sempre più causa di un divario di altra natura: socio-economico e culturale.
Il divario digitale assume molte forme. Tutte escludono i soggetti dai benefici del progresso tecnologico e dell’innovazione. Gli effetti su coloro che ne soffrono sono indubbiamente negativi.
Questo sta diventando sempre più importante man mano che la digitalizzazione si propaga sempre più importante per la società.
Quelli esclusi dal digitale, per scelta o per caso, perdono il vantaggio, con conseguente distruzione socioeconomica e culturale. E poiché chi è nel digital divide di solito proviene da classi sociali già svantaggiate, entra in un circolo vizioso di crescente povertà ed esclusione.
Chi è a rischio
Le categorie più a rischio di esclusione digitale comprendono gli anziani, le donne senza lavoro o in determinate condizioni, gli immigrati, le persone con disabilità, i detenuti e in genere quelli con bassi livelli di istruzione e senza accesso agli strumenti informatici.
Questi soggetti subiscono una discriminazione per l’uguaglianza dei diritti esercitabili online con l’avvento della società digitale. Il divario digitale quindi è sempre più causa di un divario di altra natura: socio-economico e culturale.
Information marketing
L’information marketing è l’insieme di attività che sono messe in atto al fine di promuovere la vendita di beni intangibili, come prodotti informativi, e il trasferimento di competenze su un determinato argomento. Questo, dunque, consente di vendere ai professionisti o esperti del settore le proprie conoscenze.
Cos’è l’information marketing
Quando si parla di information marketing si fa riferimento alle attività di promozione dei prodotti di informazione. Si tratta di prodotti digitali volti all’istruzione o al dare consigli o servire da guida nella realizzazione di un compito o attività.
Lo scopo è sopperire a un bisogno informativo, fornendo consigli a professionisti o appassionati di un settore.
L’information marketing consente di rendere note a un pubblico le conoscenze e competenze di un professionista.
Appare evidente che queste attività non si limitino unicamente alla promozione di attività online, ma sono complementari rispetto alle attività di marketing tradizionale.
Caratteristiche
Le attività di information marketing sono orientate al raggiungimento di obiettivi a breve termine, precisi e misurabili, come ad esempio l’aumento degli iscritti alle pagine social, alle newsletter, passando per l’aumento delle visite sul sito, con ultimo fine l’aumento delle vendite e il coinvolgimento di nuovi clienti.
Questa tipologia di marketing esprime appieno le sue potenzialità nel momento in cui il target è un pubblico che ricerca informazioni più che prodotti specifici.
Nell’era digitale, saper promuovere i contenuti e le proprie conoscenze, riuscendo a vendere la propria informazione online è necessario.
Come funziona l’information marketing
Per fare information marketing in maniera efficace è necessario creare, anzitutto, una pagina squeeze, ossia una pagina in cui si offre all’utente un contenuto gratuito, tramite il quale chiedere loro di registrarsi e lasciare i dati per poterlo invogliare in futuro ad acquistare il prodotto informativo che si vuole vendere.
Non appena l’utente lascia i propri dati è possibile contattarlo proponendo un’offerta personalizzata sulla base degli interessi espressi o dal profilo in questione.
L’utente interessato al prodotto viene portato su una landing page volta a fornire tutte le informazioni.
Green marketing: il marketing ecosostenibile
Il green marketing è la promozione di prodotti, servizi o attività che vengono promosse come ecologicamente sicure e sostenibili a livello ambientale.
Si tratta di una pratica che nasce come risposta ai danni ambientali causati dall’uomo e all’estrema necessità di affrontare il problema. Con il green marketing si pone enfasi sul contributo delle aziende nel ridurre questo impatto.
Green marketing: di cosa si tratta
Negli anni recenti, l’impatto delle attività umane sulla natura è diventato il centro del dibattito pubblico, aumentando così la consapevolezza sul problema e sul bisogno di affrontarlo.
In questo contesto anche i consumatori non sono rimasti indifferenti alle tematiche e così le strategie di marketing si sono adeguate. Questo ha portato alla nascita e alla diffusione dei termini come: green marketing, marketing sostenibile, marketing ecologico o environmental marketing. Queste sono tutte le attività di promozione che puntano sull’impegno delle aziende nel creare prodotti, servizi e campagne che puntino alla lotta contro i problemi ambientali.
L’iniziativa delle aziende e multinazionali, seppur dovrebbe partire dal singolo individuo, è un responsabilità e un dovere, così da sensibilizzare la collettività. Inoltre, è proprio compito delle aziende cercare di ridurre tale problematica e migliorare le condizioni di vita sulla terra.
Come dar vita a una strategia di marketing ecosostenibile
Una strategia di green marketing efficace è caratterizzata non solo dalla promozione di un prodotto o servizio green, ma punta allo sviluppo di una brand identity caratterizzata dall’impegno di fare scelte ecologiche.
Si dovrebbe dunque partire dai processi produttivi e dallo smaltimento dei rifiuti. Ciò consente di creare campagne di marketing che non solo comunicano l’interesse dell’azienda verso queste problematiche, ma servono anche per educare i consumatori ad abitudini di consumo e riciclo.
Le aziende possono partire da pratiche basilari come il riciclaggio dei materiali, passando dalla riduzione del consumo di energia o di carta e poi ala creazione di prodotti o di packaging fatti con materiali green.
Tutte queste attività devono essere comunicate in maniera chiara e veritiera.
Data la crescente sensibilità e consapevolezza dei consumatori nei confronti di queste problematiche, i marketer devono imparare a comunicare meglio l’impegno di un’azienda. Devono iniziare a proteggere il pianeta senza ignorare la cultura aziendale. È necessario che ci siano sforzi concreti da parte di alcuni marchi, per proteggere l’ambiente e ridurne gli aspetti negativi impatto sull’ambiente.
Pertanto, un’affermazione “verde” deve essere verificabile e accompagnata da una certificazione ambientale, come quella che dimostri che un’azienda controlla le emissioni di gas serra.
Emotional marketing
Marketing emozionale? Esiste e si tratta di una strategia di marketing tramite la quale il brand coinvolge il proprio target tramite le emozioni, i ricordi e le sensazioni. L’emotional marketing, questo è il termine tecnico, offre all’utente un’esperienza affine ai propri bisogni e aspettative.
Emotional marketing: di cosa si tratta
L’emotional marketing, detto anche marketing emozionale o marketing esperienziale è una branca del marketing che punta sulle emozioni.
Le sensazioni che l’utente prova sono una leva fondamentale per instaurare un legame tra brand e utente. Gli esseri umani sono fatti di emozioni e pensieri, sentimento e razionalità, tuttavia questo spesso viene meno quando si compie un acquisto. La scelta del prodotto, o del servizio, è solitamente condizionata al legame che si instaura con il brand e, dunque, si viene mossi dall’irrazionalità.
Per tale ragione delle volte un immagine, un suono o un odore rievocano emozioni e sensazioni piacevoli che spingono verso l’acquisto di un prodotto.
Si stima, difatti, che circa il 95% degli acquisti siano fatti in maniera inconscia e solo il 5% siano mossi dal pensiero razionale.
Il marketing emozionale è un modo per un brand di offrire un’esperienza unica che sia in grado di fare divertire e assecondare le aspettative che hanno i clienti.
Significa dare vita alla passione che porta i clienti e scegliere a chi affidarsi, tramite una storia trascinante e strategie ben congeniate.
Le regole del marketing emozionale
Le strategie di marketing emozionale sono fondamentali per consolidare il rapporto emotivo tra brand e consumatori. Spesso l’emotional marketing, infatti, porta lo spettatore ad analizzare scritte, simboli, forme e texture delle pubblicità a cui si è sottoposti. Ad oggi, inoltre, le aziende che non si affidano a queste strategie sono destinate a essere dimenticate.
Quando si attua questo tipo di marketing, metti le persone al centro della vendita, non il prodotto. Per fare ciò, è necessario combinare due parti: ciò che il cliente ha vissuto e le esperienze che deve ancora fare, per assicurarsi che associ il marchio a piacevoli ricordi e frammenti della sua vita passata e futura.
Tale teoria, nota come “Customer Experience Management” (CEM), è stata elaborata da Bernd H. Schmitt. Nella CEM sono uniti cinque tipi di esperienza:
- Sense experience: ossia un’esperienza sensoriale che coinvolge i cinque sensi. L’obiettivo è creare una prima impressione ben fissa nella mente del futuro consumatore;
- Feel experience: in questo caso si parla di un’esperienza legata alle sensazioni;
- Think experience: qui si tratta l’aspetto cognitivo e il consumatore entra in relazione in modo interattivo con il prodotto;
- Act experience: qui usa messaggi persuasivi che toccano i clienti a livello emotivo e fisico;
- Relate experience: l’ultima esperienza è progettata per unire i consumatori, creare comunità e ottenere una base di clienti appassionati e fidati.
Il cliente, dunque, è al centro, così come i suoi bisogni.
Gamification: di cosa si tratta
Se un tempo i videogiochi erano visti che un semplice passatempo, o un hobby dal coltivare, negli ultimi decenni l’universo video-ludico ha trovato numerose implicazioni esterne, soprattutto nell’universo del marketing. Nota come gamification descrive l’applicazione di prerogative ludiche in realtà che normalmente ne sono prive o in contesti non legati al gioco.
Vediamo caratteristiche e peculiarità della gamification.
Cos’è la gamification
Col termine gamification si intende l’utilizzo di elementi provenienti dall’universo dei giochi e delle tecniche del game design, in contesti non ludici, come, ad esempio, all’interno di una strategia aziendale.
Nel marketing la ludicizzazione si utilizza per raggiungere un determinato obiettivo, come quello di divertire, motivare o coinvolgere l’utente.
Tramite tale applicazione si fidelizza l’utente al brand e si tenda di vendere un prodotto. Inoltre, si dimostra particolarmente efficace poiché rompe la monotonia della quotidianità, raramente interrotta da azioni piacevoli, come il gioco.
La gamification, pertanto, ha lo scopo di coinvolgere le persone tramite il divertimento e il gioco.
Gamification nel marketing
La gamification, come già detto, viene spesso utilizzata nelle strategie del marketing. Ciò accade grazie alla capacità di creare e appagare, desideri e bisogni umani. L’utente ha degli obiettivi da raggiungere, livelli da superare e una competizione sana con atri utenti.
Affinché una strategia di marketing, ove è applicata la ludicizzazione, sia efficace sono fondamentali tre punti principali:
- motivazione: il processo amplifica il processo e coinvolge l’utente e lo spinge a usufruire del servizio;
- apprendimento: la ludicizzazione spinge l’utente a inseguire un obiettivo finale;
- libertà: l’utente viene così stimolato a partecipare, senza essere costretto.
I benefici della ludicizzazione
L’utilizzo della gamification nelle strategie aziendali di marketing è fondamentale per modificare il comportamento delle persone.
Alcuni evidenti benefici sono il consolidamento di interesse attivo da parte degli utenti coinvolti verso il messaggio che si vuole comunicare. Inoltre, si ottiene la fidelizzazione del cliente e l’acquisizione di nuovi clienti.
La gamification si può applicare a molteplici ambiti, quali il sito internet dell’azienda, la strategia social, una campagna a pagamento online.