Come fare email marketing: strategie e tipologie

Come fare email marketing: strategie e tipologie

L’email marketing è un canale efficace se si vuole entrare in contatto con il proprio pubblico. La gestione dei dati permette di interagire con il cliente e semplifica il processo di fidelizzazione. A uscirne migliorata anche la user experience, grazie a contenuti mirati e a una loro pianificazione quantitativa e qualitativa su grande scala. 

Email marketing: cos’è?

Per avere un quadro completo dei potenziali benefici che il canale di posta elettronica può apportare a una strategia di marketing, è bene partire da una sua definizione. L’email marketing è quell’attività che consiste nella progettazione e nell’invio di messaggi di posta elettronica a fini di marketing. E quindi per la vendita di prodotti e servizi, per parlare ai propri lettori o, ancora, per portare avanti strategie di brand awareness.

Si tratta di un flusso di lavoro che invia, attraverso un software dedicato o la gestione manuale, email agli utenti di riferimento in base al periodo migliore e alle esigenze dei destinatari. Per far sì che le email diano benefici, infatti, è necessario che alla base ci sia una strategia che ne definisca obiettivi, contenuti e tipologie. Con le leggi sulla privacy sempre più restrittive, è molto importante assicurarsi di proteggere l’identità e i dati dei contatti a cui si invia l’e-mail. Bisogna cioè evitare l’invio massivo di messaggi e controllare che i destinatari abbiano dato il loro consenso a ricevere mail.

Come fare email marketing

L’uso di un software dedicato permette di migliorare in maniera significativa la gestione degli iscritti alla propria piattaforma online. La presenza di una più liste con i dati di iscrizione degli utenti è fondamentale per la pianificazione della propria strategia. La personalizzazione dei messaggi è infatti un punto forte dell’email marketing: i consumatori sono particolarmente legati ai messaggi e alle informazioni vicini alle proprie esigenze. Questo è considerato il punto di partenza per la creazione di un contenuto ad hoc per i gruppi di destinatari scelti. 

L’email marketing sfrutta messaggi ottimizzati e personalizzati per parlare al proprio pubblico e indurlo a compiere un’azione. Un’operazione resa ancora più performante dall’automazione degli invii dei messaggi: la creazione di un flusso di mail su un software dedicato, può di gran lunga ottimizzare la personalizzazione e l’esperienza utente e creare sequenzialità. Inviare, cioè, più messaggi di posta elettronica correlati tra loro tenendo in considerazione il fatto che ogni cliente ha un percorso diverso sul sito web. Condizione che necessita di una strategia diversa per ogni tipologia.

Tipologie

Aziende, brand e professionisti devono costruire le proprie mail per raggiungere obiettivi specifici. E in base alle diverse finalità è necessario scegliere un tipo specifico di messaggio: una newsletter sarà, per esempio, diversa da una DEM. Insomma, non solo è importante usare l’e-mail marketing nella propria strategia, ma decidere quale messaggio usare e con quale obiettivo.

Le campagne di e-mail marketing pubblicitarie, dunque, sono usate per lanciare un nuovo prodotto, un’offerta speciale e a tempo limitato, o promuovere un webinar o un evento. Il loro obiettivo è, in sintesi, la vendita. Queste e-mail contengano una CTA (Call to Action), cioè un invito a intraprendere un azione specifica, sia che si tratti di visitare un sito web o di acquistare un prodotto o prenotare un servizio. Ci sono poi le cosiddette DEM, legate al Direct E-mail Marketing. Con questo termine si identificano i messaggi di natura promozionale, mirati a intrecciare rapporti tra azienda e pubblico in modo molto chiaro e diretto.

Diverso è invece il campo delle campagne informative, che si divide in newsletter e annunci. Se una newsletter ha una base temporale predefinita e comunica nuovi traguardi raggiunti dal brand, nuove funzionalità e caratteristiche di un prodotto o servizio, novità e trend del settore, un annuncio è una comunicazione saltuaria legata a un evento preciso.

Sono i numeri che parlano per noi. Ogni giorno raggiungiamo i clienti con strategie mirate, studiate per i singoli settori. Le nostre campagne targettizzate ci permettono di selezionare i contatti giusti: oltre a un incremento del numero di clienti potenziali, apportiamo un miglioramento in termini di brand awareness, affidabilità percepita e Return On Investiment.

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Video Advertising: il video come formato pubblicitario preferito

video advertising

Il mondo dell’advertising conferma la sua presenza in un’infinità di campi, piattaforme e ambiti. Ad oggi, tuttavia, pare che il video advertising sia uno dei formati pubblicitari più richiesti e utilizzati.

A fare parte di questa categoria sono tutti i contenuti pubblicitari che prevedono dei video.

La fama del video advertising è dovuta alla crescita che, anno dopo anno, ha caratterizzato il mondo dei video e la loro visibilità. La percentuale di visione, e fruizione, risulta essere sempre più alta, tanto che nel 2018 il 58% dei contenuti web era riconducibile a contenuti video.

Considerati questi numeri i marketer inseriscono costantemente elementi video nelle campagne ADS.

Il video advertising: tipologie e caratteristiche

Il video advertising si presenta ai marketer, e al pubblico, suddiviso in due macro tipologie: gli in stream video ads e gli in page video e in text video ads.

Col primo gruppo si caratterizzano tutti i formati di video adv più diffusi. Un esempio è il pre roll, si tratta di un annuncio pubblicitario che compare prima dell’inizio del video che si desidera vedere. Questi video ads sono apprezzti dai marketer poiché colpiscono l’utente in un momento di estrema attenzione e concentrazione. Altri formati sono i mid roll, inseriti nel mezzo, e i post roll.

Per quanto riguarda, invece, gli in page video ads e gli in text video ads si fa riferimento ai banner e pop-up a scopi pubblicitari che presentano un contenuto multimediale. Molto in voga i video che compaiono solo con lo scroll dell’articolo o della pagina (meno invasivi e di maggiore impatto i cosiddetti overlay video ads).

Appare evidente che nella video advertising rientrino anche i classici spot pubblicitari e i formati tradizionali che prevedono la presenza di video nelle strategie di marketing.

Video adv in Italia: i numeri

In Italia la visualizzazione dei video è cresciuta del 25%. Gli utenti passano parecchie ore delle proprie giornate osservando servizi in streaming e questo si trasforma in un diretto vantaggio per gli inserzionisti.

Questi dati sono essenziali per catalogare e conoscere le abitudini degli utenti e le loro preferenze sulle pubblicità.

Nello specifico emerge che 3 persone su 5 godono di servizi a pagamento. Seguono poi dirette streaming du piattaforme come Twitch.

Ciò spinge verso la creazione di strategie di marketing che puntano tutte le forze su contenuti video che risultino efficaci e che spinga l’utente ad affidarsi all’azienda, marchio o brand.

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L’importanza della pubblicità nel mondo del marketing

marketing e pubblicità

Marketing e pubblicità sono due facce della stessa medaglia. Rappresentano due aspetti fondamentali all’interno della crescita di un brand, poiché, per quanto forte possa essere l’identità di un marchio, l’unico modo per ampliare davvero rete di contatti e target di un’azienda, è la pubblicità.

Marketing e pubblicità: un rapporto fondamentale

I modi per fare pubblicità sono potenzialmente infiniti. Utilizzare ogni mezzo di comunicazione esistente per far conoscere un prodotto o un servizio è sicuramente un ottimo punto di partenza. Dalla radio, alla televisione, dall’organizzazione di eventi, all’utilizzo di internet e dei social media. Questi sono solo alcuni dei mezzi a disposizione per farsi conoscere e far sì che si parli della propria azienda.

Proprio per questo si può affermare che la pubblicità sia il mezzo di marketing più utilizzato per attirare clienti. Quest’ultima, da sempre, ha un forte e decisivo impatto visivo, e non, sul quotidiano di tutti i consumatori.

Tuttavia, è bene chiarire che le due pratiche non rappresentino l’una il sinonimo dell’altra. Infatti, il marketing è il complesso delle tecniche il cui obiettivo è porre merci e servizi a disposizione del consumatore in un dato mercato nel tempo, luogo e modo più adatti, ai costi più bassi per il consumatore e nello stesso tempo remunerativi per l’impresa. La pubblicità in tal senso, utilizza i dati raccolti dal marketing per far conoscere l’azienda e aumentarne la visibilità. Difatti è errato pensare che lo scopo primario della pubblicità sia l’incremento delle vendite. In realtà si tratta principalmente in un’estensione della rete di contatti dell’azienda stessa.

Appare chiaro che immediatamente successiva all’estensione della rete di contatti seguirà un incremento delle vendite, ma questo è solo un passaggio secondario.

Come fare una buona pubblicità

Assodata l’importanza della pubblicità, è bene comprendere quali sono i precetti fondamentali per realizzare una buona pubblicità.

Primo fra tutti, è importante conoscere il pubblico di riferimento, così da adattare al meglio la pubblicità tenendo conto di età, esigenze, gusti, etc.

Successivamente dev’esser definito luogo e modalità della pubblicità. Anche in questo caso la scelta si basa sui clienti che vogliono essere raggiunti.

Infine, tramite la pubblicità, viene creata una vera e propria immagine del prodotto, o servizio, che si commercializza. Spesso questo avviene anche tramite uno slogan che sia breve e d’impatto e possa restare fisso nella mente degli spettatori.